Premessa
Prima di decidere di
non restare a guardare, prima di dare inizio al nostro viaggio politico ci siamo
posti una domanda preliminare ed è, in fondo, la stessa domanda che vorremmo
allargare a tutti i biancavillesi: Come sta oggi la nostra città?
La risposta cui
siamo giunti, ne siamo sicuri, ci troverebbe sostanzialmente concordi con la
maggioranza dei nostri concittadini, di certo con quei biancavillesi che,
nonostante la disillusione di questi nostri tempi, ancora hanno a cuore le
sorti della nostra cittadina.
La Biancavilla che
ci lascia in eredità chi ci ha governato fino ad oggi è una città anonima,
stanca, apatica, senza anima e senza identità. Culturalmente povera,
economicamente statica, politicamente inerte. Una città di ristrette vedute, fatta
a misura e vantaggio di pochi “amici” e non a beneficio di tutti, ottusamente
chiusa verso il nuovo, abituata ormai a gestire solo un grigio presente.
E’ lo sguardo
rivolto a questa non certo lusinghiera situazione che ci ha spinto alla fine a
spenderci in prima persona e a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Non ci siamo
adagiati sul facile calcolo di possibili convenienze, non ci siamo lasciati
incantare dalle suadenti sirene di compromessi al ribasso, non abbiamo
aspettato che altri, magari i soliti, decidessero per noi, non ci siamo messi a
rimorchio di chi è convinto di sapere come vanno queste cose.
Abbiamo deciso di
metterci la faccia, di stare in prima linea, disposti ad affrontare con
coraggio i rischi di una scelta impegnativa e affascinante come questa. Sicuri
di rappresentare le istanze della componente più vivace e creativa della nostra
città e forti della consapevolezza di avere una visione precisa della nostra
Biancavilla.
Vogliamo farci
promotori di una nuova Primavera biancavillese, politica,
culturale, economica, sociale, civile, i cui segni di riconoscimento principali
siano la riscoperta della nostra identità e l’orgoglio di far parte di una
comunità.
Abbiamo in mente
una Cittadinanza
nuova, attiva, partecipe, forte, che abbia chiaro in mente il proprio
ruolo fondamentale di supporto all’azione amministrativa. Che sappia
comprendere la necessità dei doveri in una società dei diritti. Che non si
limiti a dipendere dall’azione degli organi di governo istituzionali, ma si
faccia protagonista di una nuova stagione di idee e innovazione.
Quello che vorremmo
alimentare e supportare è uno sforzo di immaginazione che
coinvolga tutte le componenti del tessuto sociale cittadino, per fare in modo
che anche a Biancavilla rinasca quel dibattito civico che ormai da troppo tempo
è stato soffocato.
Siamo convinti che
non possa esistere nessun tipo di sviluppo economico e, più che mai, morale
senza una meditata riflessione sul valore ineliminabile dell’educazione al rispetto
del bello e della cultura. La nostra città è ricca di bellezze
artistiche e paesaggistiche, di tradizioni materiali e immateriali, che
meritano di essere tutelate e rispettate. Per troppo tempo, a causa di scelte
politiche insensibili e brevi miranti, siamo stati abituati a non rendercene
conto e a non ritenerle fondamentali per la nostra crescita sociale e umana.
Oggi la società
biancavillese è sbriciolata, disaggregata nelle sue varie componenti, per
questo riteniamo necessaria la nascita di un nuovo senso della comunità,
smarrito ormai da tempo. Noi abbiamo un sogno